L*O*L*I*T*A

“La guardai. La guardai. Ed ebbi la consapevolezza, chiara come quella di dover morire, di amarla più di qualsiasi cosa avessi mai visto o potuto immaginare. Di lei restava soltanto l’eco di foglie morte della ninfetta che avevo conosciuto. Ma io l’amavo, questa Lolita pallida e contaminata, gravida del figlio di un altro. Poteva anche sbiadire e avvizzire, non mi importava. Anche così sarei impazzito di tenerezza alla sola vista del suo caro viso.“
– Vladimir Vladimirovič Nabokov

Il romanzo Lolita, pubblicato nel 1955, è in assoluto uno dei miei preferiti.

Controcorrente e scandaloso già per l’epoca in quanto si basava su un rapporto incestuoso da un professore di letteratura di mezza età e la sua ossessione per la 12enne spregiudicata, ribelle e sensuale che porta il soprannome di Lolita.

Dal romanzo stesso prende il suo significato più profondo la parola “Lolita” che sta appunto ad indicare un’adolescente il cui comportamento sia tanto precoce e provocante da ispirare un’attrazione erotica anche in uomini maturi, fino ad ossessionarli appunto.

Non solo protagonista del romanzo ma anche della moda, in quanto lo stile Lolita è diventato uno delle maggiori forme di espressione delle adolescenti di tutto il mondo, sopratutto in Giappone dove negli anni ’70 divenne molto popolare, reinterpretato nella sua versione più sweet.

Questo stile si focalizza principalmente sull’aspetto infantile della moda lolita e adotta le linee base dello stile, usando colori pastello e stampe anch’esse infantili.

L*o*l*i*t*a per un giorno anche io.In abito corto con le ciliegie che fa subito estate, le trecce da bambina e una zeppa con il braccialetto alla caviglia comode e femminili.

Perchè infondo in ogni donna c’è una Lolita, ben nascosta per alcune, ma pur sempre parte integrante del nostro essere.Kiss

I wore:

Minueto Dress

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