Depressione, quello che gli altri non sanno( o non vogliono sapere)

Care amiche oggi allontaniamo dai soliti temi “frivoli” perchè voglio parlavi di qualcosa che riguarda tantissime persone e che spesso é ancora considerata come un tabù:la depressione( delle malattie piú diffuse dei nostri tempi).

Qualche tempo fa ho visto per la prima volta il documentario sulla vita di #avicii( documentario realizzato prima della sua prematura scomparsa).Pochi giorni fa ho sentito il bisogno di rivederlo.

La sua storia mi ha toccata nel profondo perché tristemente dimostra che “i soldi non fanno la felicità”.A tal proposito voglio però dire la mia su un ragazzo, un giovane ragazzo come me come voi, che soffriva di ansia e di attacchi di panico.Lui, come molti altri malati della nostra stessa patologia(eh si perché l’ansia e il panico sono malattie!) ha provato a ribellarsi al sistema, a non sottostare alle regole che gli altri ci impongono, ha provato ad urlare il suo dolore e la sua sofferenza ma nessuno ha VOLUTO coglierla. Viviamo in un mondo in cui spesso nemmeno le persone che dicono di amarci sanno ascoltarci , un mondo in cui gli interessi personali vengono prima di ogni altra cosa…. Ah se le parole potessero avere lo stesso peso del silenzio .caro Tim forse ora non ha più senso ma sappi che hai fatto del tuo meglio e che il tuo talento ha solo accecato i mercenari che avevi intorno. Nel nostro piccolo di “persone comuni” combattiamo le nostre paure ogni giorno, e a volte ci sembra di vincerle a volte invece sono loro a vincere noi.

La depressione purtroppo non é ancora considerata da tutti come una vera malattia, anche se di fatto LO É!

Forse non tutti sanno che questo disturbo può spaziare dalla malinconia auto-costrittiva alla vera e propria malattia invalidante. Spesso, per combattere la depressione vengono prescritti farmaci che, nel caso di sintomi di una certa entità, possono essere l’unica opzione per migliorare la qualità della vita.

Con il cuore in mano come ho sempre fatto, care mie lettrici, decido di ammettere la mia malattia, come d’altronde avevo fatto piú volte anche in passato, e spesso abbiamo parlato di ansie e di panico insieme.

Voi ci siete sempre state ed io voglio esserci per voi.

Spesso mi scrivete in privato per raccontami delle vostre sofferenze, dei vostri dolori e sempre piú spesso mi rendo conto che di fatto la maggior parte di voi non  si sente compresa dal mondo esterno.

Ma dovete sapere, che l’80% delle persone che ci circondano, pensano che  siamo solo “anime fragili che si inventano una malattia”-quasi come fossimo dei perdenti per scelta- e, partendo da questo loro pensiero, non possiamo che aspettarci la loro completa mancanza di attenzione o rispetto verso la nostra sofferenza, la nostra malattia.

Perché care ragazze, non c’é miglior sordo di chi non vuol sentire, e allora prima di decadere nel tunnel buio di medicine  cercate di trovare la forza in voi stesse per superare con successo questa malattia.

Non abbiate paura di rivolgervi ad uno specialista e non abbiate paura di esternare le vostre emozioni.

A mio parere quello che aiuta è senza dubbio il riuscire a sorridere delle piccole gioie quotidiane.

Il sorriso come in molti casi, aiuta a ritrovarsi.

Lasciatevi circondare dall’amore dei vostri cari e godetevi ogni momento con loro.

Prendetevi una pausa dal mondo e dalla vita frenetica e dedicatevi a voi, alle passeggiate in riva al mare, al buon cibo, agli amici , alla buona cucina di mamma, alle carezze di  papà, alle nottate passate a contare le stelle con i capelli sporchi di sabbia e i piedi freddi dell’acqua del mare.

Godetevi la spensieratezza.

E sopratutto sforzatevi a sorridere e se avrete bisogno di parlare, beh allora saprete dove trovarmi.

 

Questo contenuto non é sponsorizzato ma ha come scopo solo quello di essere vicina a chi come me ha sofferto o soffre di questa malattia.

 

 

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