Ristrutturare casa non vuol dire occuparsi solo di scegliere pavimenti e rivestimenti. Occorre valutare attentamente anche le porte interne. Una porta divisoria serve a separare diverse zone della casa, non solo differenti stanze. Ecco perché quando si scelgono le porte interne di casa si valuta sia l’aspetto estetico che quello funzionale, facendo attenzione alla qualità
dei materiali, alla capacità di isolare l’ambiente e controllando sempre come valorizzare lo stile architettonico degli interni.
Come scegliere una porta divisoria
Quando non si sa come scegliere una porta divisoria, si rischia di sottovalutare la questione e si compra quella che sembra offrire il miglior compromesso tra aspetto estetico e prezzo. In realtà, acquistare in maniera consapevole le porte interne per la casa o per l’ufficio non è così complicato. Il primo passo sta nel considerare le possibilità di abbinamento con i pavimenti e l’arredamento. Si può decidere di sottolineare lo stile degli arredi, scegliendo porte divisorie che si integrano in perfetta armonia con gli ambienti della casa oppure si può giocare sui contrasti. Per esempio, atmosfere di sapore country o dal
mood vintage possono guadagnare un tocco glamour se accostate a porte divisorie moderne. Viceversa, arredare con gusto contemporaneo una casa con infissi e porte divisorie classiche è una scelta stilistica che può ammorbidire la spiccata personalità degli interni. La collezione di porte divisorie Bisystem del brand italiano Garofoli si integra perfettamente sia in ambienti moderni che più classici, proponendo infinite possibilità di personalizzazione.
Porte divisorie in legno o in vetro?
I materiali a disposizione sono tanti, ma quelli di maggiore tendenza per le porte da interni restano il legno e il vetro. Le porte in legno sono una scelta classica evergreen capace di interpretare con eleganza stili differenti e integrarsi facilmente in ogni ambiente. Il vetro è la scelta migliore per le porte divisorie che devono dividere gli ambienti senza separarli in maniera netta. Per esempio, quando si vuole avere la comodità di tracciare i confini di due zone del living, come sala da pranzo e salone, una porta divisoria in vetro è perfetta. Lo stesso vale per accedere allo spogliatoio della camera da letto oppure per dare, all’occorrenza, la giusta privacy e tranquillità a un vano studio. Con la porta divisoria in vetro si ha anche il vantaggio di favorire il passaggio della luce, ampliando al tempo stesso la percezione dello spazio.
Porta divisoria scorrevole o a battente?
Quando bisogna collocare una porta divisoria, anche se si tratta di sostituirne una già presente, conviene sempre valutare l’ipotesi di passare dalla classica porta a battente a quella scorrevole. La porta divisoria scorrevole è sicuramente la migliore scelta se la stanza è piccola, perché così si ottimizza lo spazio, guadagnando quello che altrimenti serve per aprire e chiudere la porta. Nella versione scorrevole, infatti, l’anta può semplicemente scivolare lungo appositi binari contro la parete, oppure addirittura scomparire dentro un controtelaio alla parete. La porta divisoria a battente, quella cioè fissata da un lato per ruotare sui cardini, si apre su una stanza e necessita di uno spazio sempre libero. In entrambi i casi, la porta divisoria può essere personalizzata nella scelta del materiale e dello stile.